Descrizione
Il PTOF (Legge 107 del 13 luglio 2015) ha sostituito il vecchio POF (piano dell’offerta formativa), punto di transizione dai vecchi programmi ministeriali, ma con orizzonti più ampi rispetto a quest’ultimo. La sigla sta per Piano Triennale dell’Offerta Formativa, si tratta del documento identificativo della scuola coerente con le indicazioni guida nazionali e con le esigenze interne, serve ad avere una panoramica obiettiva in merito a quanto l’istituto è in grado di offrire con le proprie forze, potenzialità, capacità e rete di conoscenze. L’elaborazione va fatta in base al bilancio annuale tra punti di forza e criticità (definiti dal RAV, vale a dire “rapporto di autovalutazione”) e risorse disponibili.
Il PTOF promuove la progettualitàe ha finalità non soltanto organizzative, ma anche informative.
Contenuti del PTOF
- analisi situazione di partenza
- analisi comparativa tra punti deboli e quelli di forza
- descrizione dell’istituto
- orientamento in uscita
- bisogni formativi
- offerta e percorso educativo e didattico
- programmi previsti per le singole classi
- metodi di valutazione
- regolamento d’istituto
- monte ore settimanale e giornaliero
- strategie e strumenti per il potenziamento delle competenze degli alunni
- emergenze e sicurezza (primo soccorso, simulazione incendio, etc…)
- modalità di gestione dei rapporti tra interno e esterno
- attività, corsi di formazione e di aggiornamento dedicati a corpo docente e personale ATA
La redazione del PTOF dovrà essere in linea, oltre che con le linee guida generali e il RAV, anche con il PDM (piano di miglioramento). Quest’ultimo mette in luce l’offerta formativa e stabilisce i criteri per il raggiungimento dei risultati, sempre partendo da un approfondito esame e un confronto tra vantaggi e criticità.
Gli organi che redigono il PTOF
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa richiede la discussione, la valutazione e l’accordo congiunto tra:
- Dirigente Scolastico
- Collegio dei Docenti
- Consigli di classe
- Consiglio di Istituto (a cui spetta l’approvazione finale
Per spiegare il significato di RAV basta svelare per cosa sta l’acronimo, ovvero Rapporto di Auto-Valutazione, si tratta di un Rapporto di Auto-Valutazione, composto da più dimensioni ed aperto alle integrazioni delle scuole, in grado di fornire una rappresentazione della scuola attraverso un’analisi del suo funzionamento e costituisce inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento. Istituito con il DPR. n°80/2013, a livello normativo ha subito cambiamenti dopo l’entrata in vigore della legge 107 o buona scuola, la quale ha cambiato il quadro di riferimento relativo all’impiego dei dati presenti nello stesso.
A COSA SERVE?
La finalità del RAV è di conseguenza analizzare e valutare ogni istituzione scolastica con lo scopo di programmare i nuovi obiettivi, sia che essi siano a breve che a lungo termine. Una volta compilato, il rapporto rimane visibile, consultabile e confrontabile, rendendo possibile il confronto con periodi precedenti e il monitoraggio dei miglioramenti e dell’evoluzione dell’istituzione scolastica in questione. Ma il suo scopo principale, oltre a questo, è far si che questa valutazione venga fatta in maniera collegiale per coinvolgere tutti i componenti della scuola, per avere un quadro quanto più realistico possibile.
CHI LO COMPILA
Secondo la normativa in vigore, l’obbligo di compilare il RAV ricade su:
- Dirigente Scolastico;
- Nucleo Interno di Valutazione;
Il nucleo interno di valutazione o N.I.V. non è altro che un gruppo di docenti scelto per svolgere le funzioni relative all’autovalutazione, per assistere il dirigente, definire gli obiettivi, monitorare i progressi e altri ruoli di rilevanza.
Il RAV viene compilato online sul sito del MIUR, accedendo al portale tramite le credenziali apposite.
Nel compilarlo il Dirigente e il NIV dovranno tenere conto di 5 fattori:
- Contesto e Risorse;
- Esiti;
- Processi;
- Processo di Autovalutazione;
- Individuazione delle priorità;
SCADENZA E AGGIORNAMENTO DEL RAV
Il RAV una volta compilato può essere aggiornato rivedendo tutte le analisi effettuate. Questo potrebbe portare nei casi necessari alla revisione degli obiettivi e delle priorità. Tale operazione di aggiornamento di solito si svolge su una piattaforma online che il MIUR rende disponibili tra i mesi di maggio e giugno.